Cavallo Bardigiano, carattere e storia

Il cavallo Bardigiano è una piccola razza di cavallo che prende il nome dalla città di Bardi in Emilia Romagna. Si pensa che possa discendere dai cavalli dei Galli belgi che invasero l’Italia durante l’epoca romana, gli stessi che potrebbero essere all’origine della razza haflinger.  Nel corso dei secoli, si è adattato al terreno montagnoso che circonda Bardi, diventando più robusto, resistente, dal passo sicuro e agile. Gli abitanti del luogo lo allevarono anche per il carattere, tranquillo e affidabile che rende i bardigiani addestrabili per una serie di compiti quotidiani.

Durante la prima e la seconda guerra mondiale, le cavalle bardigiane furono usate per produrre muli di prima classe, e nel processo il numero di purosangue bardigiani diminuì significativamente. Ancora oggi, nonostante degli interventi mirati a preservarne le linee di sangue, il loro patrimonio genetico è considerato a rischio.

Questi cavalli hanno un’aspettativa di vita che può arrivare ai 40 anni, sono generalmente alti tra i 137 e i 149cm per 250-300kg di peso, il che dovrebbe classificarli come pony; tuttavia, vengono sempre indicati come cavalli.
L’unico colore riconosciuto del mantello è il baio, con il baio scuro preferito. Anche se esistono altri colori (castano, baio chiaro, ecc.) questi non sono ufficialmente riconosciuti.

Carattere

Sono forti, robusti, agili, dal passo sicuro ed estremamente docili e addestrabili.

Cavallo Bardigiano: utilizzi

Vengono utilizzati per una varietà di attività tra cui il lavoro agricolo, il trekking, il turismo equestre, la guida e l’equitazione agonistica. La loro natura gentile li rende anche perfetti per la terapia equina e come cavalcature per bambini.