Il Cavallo del Catria, carattere e storia

È una razza originaria della zona montuosa circostante il massiccio del Monte Catria, nelle Marche, e delle zone circostanti nelle province di Ancona, Perugia e Pesaro. È una delle quindici “razze equine autoctone a distribuzione limitata” riconosciute dall’AIA, l’associazione italiana degli allevatori. Dal 1980 la discendenza di questi cavalli viene registrata e monitorata per salvaguardare e migliorarne il ceppo originario.

Il Cavallo del Catria deriva dall’incrocio di ceppi derivati dal Maremmano ad ovest degli Appennini, che si pensa siano stati portati dalla Toscana principalmente dai carbonai, con altre razze, principalmente Franches-Montagnes (Freiberger). Dopo la seconda guerra mondiale, il numero di questi cavalli è diminuito. La popolazione è sopravvissuta in zone montane adatte solo al bestiame allo stato brado. L’altezza negli adulti è di 140-160 cm  al garrese.  Per quel che riguarda il mantello, sono ammessi il baio, il morello e il sauro.

Carattere

Un cavallo molto docile, abbastanza scattante, adatto a cavalieri con un po’ di esperienza.

Cavallo del Catria, utilizzi

Viene utilizzato per lavori agricoli leggeri, lo si sta iniziando ad utilizzare anche per equiturismo. Purtroppo, è utilizzato anche come animale da carne.