Cavallino della Giara, carattere e storia

Le origini del cavallino della Giara (Cuaddeddu de sa Jara) sono incerte, ma una teoria suggerisce che potrebbe essere stato portato in Sardegna dai Fenici o dai Greci nel IV o V secolo a.C. Ha caratteristiche dei tipi di cavalli orientali, in particolare quello del Berbero. In passato, alcuni hanno teorizzato che fosse una sottospecie unica a causa di un fossile di cavallo neolitico datato al 6000 a.C. ma speculazioni simili, in altre razze, sono state ampiamente smentite.

Il cavallino della Giara si è sviluppata in un’area della Sardegna centro-meridionale nota per un altopiano pietroso con terreno ripido a circa 500 metri sul livello del mare. A causa di questo ambiente aspro e difficile, il cavallo è piccolo (in media tra i 115 e i 135 cm al garrese per 160-210kg di peso) ma molto resistente e capace di acclimatarsi a condizioni sfavorevoli. Il mantello si presenta principalmente come baio, sauro e morello. Nonostante la sua piccola statura, il Giara è ancora considerato un vero cavallo e non un pony.

Presente in tutta la Sardegna fino al Medioevo, la popolazione selvatica vive ora solo in una zona ristretta della Sardegna meridionale, sul grande altopiano della Giara. Vive principalmente allo stato brado, in gruppi  composti da un maschio dominante e da alcune femmine.

Carattere

In linea con il suo essere principalmente selvatico, il cavallo della Giara non ha un carattere facile. È fiero e indomito, non adatto a dei principianti.

Utilizzi del cavallino della Giara

Alcuni esemplari sono ancora utilizzati, come in passato, per lavori agricoli e alcuni per equitazione. Più recentemente, il Giara è stato incrociato con cavalli arabi per creare il Giarab, una nuova razza più adatta agli sport equestri.